lunedì 19 aprile 2010

LATINA: 14 AGENTI PER PRELEVARLO, MA E' UN BAMBINO DI 8 ANNI.LA MADRE ACCUSA IL TRIBUNALE:" MI TOLGONO MIO FIGLIO"

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(fOTO ARCHIVIO)

Di Roberta Lerici

E' questa la sconvolgente "operazione" che si è svolta stamane a Latina.Le forze dell'ordine, con la collaborazione dei servizi sociali e delle figure professionali che impone la legge in questi casi, dovevano eseguire un provvedimento del Tribunale dei Minori di Roma che imponeva il prelievo di un bambino dalla casa materna. Nell'atto del giudice Roberto Ianniello, afferma l'avvocato Coffari, è scritto fra l'altro:" LA POLIZIA PROCEDERA' SENZA INDUGI VINCENDO OGNI RESISTENZA DI OPPOSIZIONE DI ESECUZIONE DEL PROVVEDIMENTO DI ALLONTANAMENTO E PROCEDENDO PER EVENTUALI VIOLAZIONI DI LEGGE IL SERVIZIO RELAZIONERA' DELL'AVVENUTO ALLONTAMENTO E DEL COLLOCAMENTO. VIETA ALLO STATO IL RAPPORTO CON LA MADRE E LA SUA FAMIGLIA".

Insomma, il bambino andava prelevato e allontanato per portarlo in una casa famiglia di Roma, con il conseguente abbandono della scuola, degli amici e della sua casa. E, soprattutto, con il divieto assoluto di vedere la madre e i suoi familiari.Perchè? Perchè il bambino rifiuta di vedere il padre e, allontanandolo dalla madre e da tutto il suo mondo, il giudice pensa che sia più facile avviarlo ad un percorso di riavvicinamento con il padre. Una "terapia" sul cui successo, purtroppo, non mi pare ci siano conferme. Fin qui la cronaca della mattinata di oggi.

Domani attendiamo di conoscere gli sviluppi di questa incredibile vicenda. Certamente, come persona impegnata nella tutela dei minori con il Movimento dell'Infanzia e come responsabile del Dipartimento Infanzia dell'italia dei Valori, condanno questo modo di procedere da parte di una istituzione come il Tribunale dei Minori, che dovrebbe mettere al centro gli interessi del bambino e che, invece, con questi provvedimenti non fa altro che traumatizzare ulteriormente i minori al centro di dispute.

Non ritengo, inoltre, che per risolvere il rifiuto da parte del figlio di uno dei due genitori, lo si debba rendere orfano, privandolo anche dell'affetto dell'altro. In casi del genere, sono gli stessi neuropsichiatri infantili a sconsigliare la separazione dei bambini dalle madri rimaste uniche figure di riferimento, ma i loro pareri vengono troppo spesso ignorati dai giudici. In attesa degli aggiornamenti di domani, ecco l'agenzia uscita stamattina:

(LZ) MINORI. LATINA, IN 14 PER PORTARE BAMBINO IN CASA FAMIGLIA LA MADRE AVEVA ACCUSATO IL TRIBUNALE: 'MI TOLGONO MIO FIGLIO'.

(DIRE) Roma, 16 apr. - Quattordici persone per prelevare un bambino e portarlo in una casa famiglia. A Latina, agenti e assistenti sociali sono in attesa fuori dalla casa di V.P., madre di A., bambino di 8 anni che il Tribunale dei minori di Roma ha deciso debba essere allontanato dalla mamma e trasferito in una casa famiglia nella Capitale. Dal 2002, il minore e' al centro della disputa, anche giudiziaria, fra i genitori, dopo che la donna, dopo aver partorito A., si rifiuto' di andare a vivere con l'uomo e aver denunciato presunte violenze psicologiche e fisiche da parte del padre del bambino. Al momento, secondo il racconto di persone vicine alla donna, in casa a Latina c'e' solo la nonna, la mamma della madre del bambino, mentre la donna e' attesa assieme al minore da agenti e assistenti sociali per trasferire A. nella casa famiglia. Ma la madre del bambino nei giorni scorsi ha raccontato il calvario di questi ultimi anni, contestando la gestione della vicenda da parte del giudice, bocciando l'ultimo decreto che sancisce l'allontanamento del figlio da lei e rimarcando la disattenzione nei confronti delle esigenze del bambino, che a suo dire non vuole stare col padre e che verrebbe sottoposto a un doppio trauma: il dover lasciare sia la madre sia gli amici, cioe' i compagni di scuola, nel trasferimento da Latina a Roma. (Rel/ Dire) 12:50 16-04-10

fonte www.bambinicoraggiosi.com

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